Le influenze anni ’70 si mixano alla sparkling attitude delle feste, in una capsule di capi nati per farti brillare in occasione del Natale. Look inaspettati, adatti ad ogni occasione, per vestire la donna contemporanea con uno stile inedito e...

INTERVISTA A FEDERICO GARDENGHI: “IL MIO PRIMO DJ-SET IN BOUTIQUE”
6 April 2016Federico Gardenghi è il più giovane dj del mondo, una vera promessa nel mondo del clubbing. Come tanti suoi coetanei frequenta la prima media e si dedica allo studio e ai compiti scolastici ma appena ha un minuto libero si lascia trascinare dalla musica, la sua più grande passione da quando, a cinque anni, chiede in regalo ai genitori una consolle.
Il suo talento puro e unico nel panorama della discografia elettronica ha conquistato anche Manila Grace che lo ha scelto tra i protagonisti del party Smile Club organizzato nella boutique di Milano di via Manzoni 38 con la partecipazione esclusiva dei clown di Dottor Sorriso Onlus e di Juliana Moreira. madrina dell’evento. “Non avevo mai suonato in un contesto simile prima d’ora, ma soprattutto non avevo mai suonato in vetrina”, racconta il giovanissimo dj che ha animato l’intera serata con sonorità che hanno catturato l’attenzione di adulti e bambini.
Quale canzone si avvicina di più all’universo di stile Manila Grace? “Basti Grub, Natch! & Dothen – Oh Baby Dance”. Parola di Federico.
Federico, da dove nasce la tua passione per la musica?
“Ho sempre sentito tantissimo la musica in casa e appena sono stato in grado di cambiare i canali delle radio da solo sulla macchina dei miei genitori, ho iniziato a cercare sempre e solo le canzoni che mi piacevano. Non lo facevo apposta, ma la mamma e il papà mi dicono che mi fermavo sempre e solo su canzoni ‘che pestavano’”.
Come la tua famiglia ti aiuta a portare avanti questo sogno che implica anche tanto studio e dedizione?
“Mia mamma mi aiuta con la scuola e col papi invece cerchiamo le canzoni e parliamo tanto di musica. Mi permettono di ascoltare e mixare la musica, a patto che prima io abbia finito i compiti”.
Sei il deejay più giovane del mondo: come ci si sente a suonare tra i grandi della musica elettronica?
“Penso di essere il dj piu’ giovane del mondo e a volte vorrei avere degli amici della mia età con la mia passione con cui potere parlare di musica e di tecnica. Suonare tra i grandi della musica è sempre una grandissima emozione perché, essendo piccolo, ho ancora molto da imparare e i dj più ‘grandi’ mi danno sempre consigli molto utili”.
Qual è l’oggetto del cuore che ti accompagna durante le tue serate musicali?
“I miei oggetti del cuore sono due: la mia cuffia che mi ha portato Babbo Natale quando avevo sette anni e un anello che mio papà mi ha regalato il primo anno che siamo andati in vacanza in Sicilia. Me lo ha fatto un bravissimo e strampalato artigiano di strada”.
Chi è il dj che ami di più e chi invece il tuo più grande fan?
“Il mio dj preferito è sempre stato Armin Van Buuren perché adoro la musica trance ma mi piace molto anche Carl Cox, Maceo Plex e Andrea Oliva”.
Di solito metti dischi per il popolo della notte da Manila Grace, invece, sono arrivati anche tanti bambini accompagnati dalle loro mamme: com’è stato incontrarli e suonare per anche per i tuoi coetanei?
“Suonare davanti ad un pubblico esclusivamente adulto è una cosa bellissima che mi dà grande carica anche se io non suono mai tardi la sera. Da Manila Grace invece c’erano anche altri ragazzi della mia età e questo mi ha entusiasmato. E’ bello avere intorno altri coetanei”.
La scuola e la musica: come riesci a portare avanti entrambe le cose?
“Sono in prima media e ho tanti compiti ma di solito il venerdì, uscendo prima da scuola, mi alleno con la musica”.
Il disco che stai ascoltando in questo momento?
“Maceo Plex – Conjure Dreams”.
Da grande chi diventerà Federico Gardenghi?
“Da grande sarò sempre Federico Gardenghi e spero di poter coltivare ancora la mia passione, ovvero la musica. Voglio mixare e magari produrre, vorrei davvero che la musica diventasse il mio lavoro”.
Clicca QUI per vedere tutta la photogallery della serata.
Tag: Intervista Federico Gardenghi